7 gennaio 2009

ANKORAŬ MESAĜON FLANKE DE PREZIDANTO "FEI" PRI LA MEMA ANTAŬA TEMO

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ANCORA UN MESSAGGIO DAL PRESIDENTE "FEI" SULLO STESSO TEMA PRECEDENTE
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Ni lasu la prokrastojn.

Dum la unua fazo la tutamondaj esperantistoj sukcesis enmeti proponon de Esperanto inter la tri ĉefaj proponoj de la eduka fako, voĉdoninte per interreto al

http://www.change.org/ideas/

Nun venas malfacilan punkton. Inter la 87 konkurantaj proponoj oni necezas elekti dek da ili kiujn efektive estos prezentitajn al la nova usona regado. Por voĉdoni oni necesas esti aliĝita al la retejo. Se vi jam voĉdonis estas valida la antaŭa aliĝo, alimaniere vi devas aliĝi vin.

Iru al la paĝo:

http://www.change.org/ideas/view/introduce_esperanto_as_a_foreign_language_subject_in_schools

Se vi ne sukcesas voĉdoni signifas ke vi devas aliĝi aŭ realiĝi vin.


Ĉi tie vi trovos detalojn esperante kaj en aliaj lingvoj:

http://esperantofre.com/eroj/EoChange.htm

Se vi havos problemojn petu helpon en tiu ĉi listo kaj tuj vi ricevos konsilojn.

Saluton

Renato.

Non facciamola troppo lunga.

In una prima fase gli esperantisti di tutto il mondo sono riusciti a mettere la proposta dell'Esperanto tra le prime tre del settore educazione, votando in rete in

http://www.change.org/ideas/


Adesso viene il difficile. Tra le 87 proposte in corsa bisogna sceglierne 10, che saranno effettivamente presentate al nuovo governo americano. Per votare bisogna essere iscritti al sito. Se avete gia' votato va bene l'iscrizione precedente, se no, vi dovete iscrivere.

Andate alla pagina:

http://www.change.org/ideas/view/introduce_esperanto_as_a_foreign_language_subject_in_schools

se non riuscite a votare, significa che dovete iscrivervi o reiscrivervi.

Dettagli li trovate in esperanto ed in altre lingue qui:

http://esperantofre.com/eroj/EoChange.htm

Se avete problemi chiedete in questa lista e riceverete aiuto e consigli.

Ciao

Renato

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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Quella che segue fu "La Dichiarazione di Boulogne o Dichiarazione sull'essenza dell'esperatismo".
E' una dichiarazione in cinque punti sottoscritta il 9 agosto 1905 in conclusione dei lavori del primo Congresso Universale di Esperanto, tenutosi nella città di Boulogne-sur-Mer, in Francia.

Tale dichiarazione vuole mettere in chiaro cosa è il movimento esperantista, ma anche cosa non è (le idee che circolavano attorno al movimento erano talvolta sbagliate)(*). Inoltre evidenzia alcuni concetti come l'indipendenza dell'Esperanto da qualsiasi persona o ideologia. Viene ribadito che il suo iniziatore, Ludwik Lejzer Zamenhof, non ha voluto tenere per sé i diritti, ma l'ha donata al mondo intero, di cui è proprietà. Nell'ultimo punto viene anche data una definizione di esperantista, cioé ogni persona che conosce ed usa la lingua Esperanto, indipendentemente se legato o no ad un'associazione esperantista o i fini per cui usa la lingua.

I punti della dichiarazione:

Nel primo punto si chiarisce che l'esperantismo non è un movimento che vuole la soppressione delle lingue, ma vuole proporre una soluzione di lingua franca internazionale. Si solleva l'esperantismo da idee diverse di singoli esperantisti sul movimento.

Nel secondo punto si fa constatare che effettivamente dopo gli anni di uso l'Esperanto si è dimostrata in grado di far comunicare i popoli e che altri progetti sono teorici (siamo nel 1905) e non hanno avuto gli stessi risultati.

Nel terzo punto viene ribadito il rifiuto di Zamenhof (ideatore della lingua) ai diritti sull'Esperanto, e quindi l'appartenenza dell'Esperanto all'umanità e non a singoli, per qualsiasi scopo sia possibile usarla. Proprietari spirituali sono invece i migliori scrittori.

Nel quarto punto viene "legalizzata" l'evoluzione della lingua. A patto che si rispettiino le linee guida del Fundamento de Esperanto, la lingua può anche essere diversa nell'uso da quella di Zamenhof, che però viene proposto come modello da imitare, per l'unità della lingua.

Il quinto punto dà la definizione di esperantista che può essere chiamato chiunque apprenda la lingua internazionale, indipendentemente dagli scopi o dall'aderenza al movimento.
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Per le date e i luoghi degli altri congressi, tenutisi ogni anno in un Paese diverso, vedi:

http://it.wikipedia.org/wiki/Congresso_Universale_di_Esperanto

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(*)Oggi, "talvolta" lo sono ancora di più per colpa della persistente ignoranza in cui si cerca di tenere le persone e i popoli da parte dei prepotenti colonizzatori linguistici moderni.
Alla glottofagia dei quali, un Paese come l'Italia (ma mi pare che L'EUROPA non è da meno), invece di salvaguardare e difendere le proprie secolari e originali lingua e cultura, tra le più antiche e gloriose del mondo, sembra volersi sottomettere il prima possibile.
E' UNA VERA VERGOGNA CULTURALE!

SI', perché c'è la possibilità, anzi, ci sono varie possibilità di comunicare con tutti gli uomini e i popoli della Terra senza dover svendere supinamente il proprio patrimonio linguistico.

E dunque: VIVA L'ESPERANTO!
Che si batte da oltre 120 anni anche per la difesa della lingua e della cultura italiane.

paola dei gatti ha detto...

bush ha annunciato che è pronto ad elargire consigli ad obama, probabilmente con l'aiuto dell'amichetto silvio: speriamo che obama non li ascolti,per l'esattezza, dalle mie parti si direbbe : che li mandi a c..... nel seminato

Anonimo ha detto...

"El la listo 'UEA-membroj'
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Multaj esperantistoj turnis sin lastatempe al la Estraro kaj la Centra Oficejo de UEA, demandante, chu UEA apogas la kampanjon por la propono enkonduki Esperanton kiel la unuan fremdan lingvon en la lernejoj de Usono.

Tiun kampanjon iniciatis Oleg Izjumenko el Svedio kiel unu ella ideoj, pri kiuj eblas vochdoni en la retejo change.org por elekti dek proponojn prezentotajn al la administracio de la estonta prezidanto de Usono, Barack Obama.

La plej grava statuta celo de UEA estas disvastigi Esperanton. Chiu pozitiva agado, kiu povas kontribui al tiu celo, ricevas aprobon kaj apogon de UEA. Mi gratulas al s-ro Izjumenko pro lia iniciato kaj esperas, ke ghi ricevos kiel eble plej multe da subtenantoj pere de la retejo:

http://www.change.org/ideas/view/introduce_esperanto_as_a_foreign_language_subject_in_schools

Osmo Buller
Ghenera Direktoro de UEA"
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((Oni memoras ke en la supera komunikado la "h" literoj sekvas la akcentosignitajn literojn skribitajn sen akcentoj))
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In sinetsi, con questo comunicato, il direttore generale della UEA (Universala Esperanta Asocio) dice che molti esperantisti si rivolgono all'Ufficio Centrale per chiedere se la stessa UEA sostiene la campagna pro Esperanto nelle Scuole USA attualmente in atto.
Egli afferma che il principale scopo della UEA è la diffusione dell'Esperanto, per cui essa approva e appoggia ogni iniziativa in tal senso.
Ringrazia lo svedese sig. Oleg Izjumenko che è stato il promotore della iniziativa e indica l'indirizzo del sito per chi volesse sostenerla e votarla.

Anonimo ha detto...

Fatto!
Approfitto per mandarti un salutone affettuoso
Cristiana

Anonimo ha detto...

Grazie a Paola che, nonostante un po' di scetticismo, ha voluto testimoniarmi la sua amicizia sostenendo e votando per questa iniziativa.
E grazie a Cristiana che appoggia incondizionatamente qualsiasi proposta che riguardi la causa dell'Esperantismo.
Vi abbraccio entrambe,
Irnerio

Anonimo ha detto...

Questo invece è quello che si programma nel Paese dello Zampogna (ogni parola una menzogna, ogni azione una vergogna):

""PER LA TUTELA E LA DIFFUSIONE DI TUTTE LE LINGUE E DI TUTTE LE CULTURE

12 Gennaio 2009 di Esperantista
Esperanto Italia - FEI
Ente Morale D.P.R. 1720, 28-6-1956
Via Villoresi, 38, 20143 Milano
fei@esperanto.it
www.esperanto.it

DICHIARAZIONE DELLA FEDERAZIONE ESPERANTISTA ITALIANA SULLA POLITICA DI INSEGNAMENTO DI UNA SOLA LINGUA STRANIERA NELLA SCUOLA ITALIANA

I progetti di riforma della scuola - in particolare riguardo all’educazione linguistica - evidenziano l’orientamento dell’attuale Governo Italiano, favorevole ad un forte potenziamento dell’insegnamento della lingua inglese e ad un’inevitabile riduzione dello spazio destinato allo studio delle altre lingue straniere.
L’Italia si sta avviando verso la scelta di una politica monolinguistica senza un’adeguata analisi, basata sul confronto democratico, dei rischi connessi con questo orientamento.
La consapevolezza dell’incontestabile necessità di migliorare le competenze linguistiche degli italiani si esercita soltanto a favore dell’inglese.
L’inglese sarà l’unica lingua insegnata nella scuola elementare, diventerà molto probabilmente l’unica lingua scelta dalle famiglie nella scuola secondaria di primo grado, - dove il potenziamento dello studio dell’inglese potrà avvenire soltanto previo abbandono della seconda lingua straniera (Confronta l’articolo 16 dello Schema di Regolamento per la Riorganizzazione della Rete Scolastica, approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 dicembre 2008.) - e resterà la lingua dominante, salvo alcune situazioni di nicchia, nella scuola media superiore, essendo l’unica lingua straniera oggetto di studio per 13 anni complessivi.
La Federazione Esperantista Italiana, coerente sostenitrice della pari dignità, della tutela e della diffusione di tutte le lingue e di tutte le culture, esprime la propria contrarietà a questo indirizzo, per ragioni culturali, economiche e politiche e condivide al riguardo le preoccupazioni degli insegnanti di lingue.
- La scelta del Governo Italiano appare in contrasto con le indicazioni ufficiali dell’Unione Europea, che ha sempre sottolineato, giustamente, la necessità di promuovere il multilinguismo: la conoscenza di più lingue arricchisce le menti e le coscienze degli individui e dei popoli, favorendo l’attenzione, il contatto e la conoscenza fra persone, genti e civiltà diverse. Tutto ciò alimenta lo spirito di tolleranza e la comprensione per le altre culture a vantaggio di una progressiva crescita democratica, favorendo altresi un’effettiva espansione delle opportunità sul terreno pratico.
- Il monolinguismo nella scuola, specialmente se basato sulla lingua forte della nazione predominante nel mondo, tende a sovrapporre progressivamente quella lingua sulle altre, fino a snaturarle e perfino a cancellarle, come del resto si è verificato tante volte nella storia. Possiamo tutti constatare come la stessa lingua italiana si riveli già concretamente esposta a questo pericolo. E la “liquidazione” della lingua nazionale è un fatto su cui l’opinione pubblica, i mezzi di comunicazione e i responsabili politici non mostrano di riflettere abbastanza. La lingua esprime l’identità di un popolo e un popolo privato della propria lingua perde il senso della comunità, della propria specificità culturale, della propria dignità; anche per questo il diritto alla lingua è annoverato tra i diritti umani.
- Il monolinguismo, accanto a qualche innegabile vantaggio di carattere pratico, determinerebbe una situazione di assoluto privilegio per uno dei popoli dell’Unione Europea dal punto di vista economico, da quello politico, nonché anche da quello psicologico; gli altri popoli dovrebbero inevitabilmente rinunciare al diritto alle pari opportunità e ciò costituirebbe un ulteriore ostacolo sul cammino delicato e difficile dell’integrazione europea.
- Puntare sull’apprendimento della sola lingua inglese premia poco anche dal punto di vista economico e dell’occupazione: significa andare a contendersi, con molti altri paesi, il mercato “anglofono” e perdere competitività nei paesi non “anglofoni”, dove la concorrenza non è così agguerrita e dove è opportuno sfruttare la facilità di contatto nelle rispettive lingue.
- Gli insegnanti specializzati nelle lingue diverse dall’inglese rischiano, in una scuola praticamente monolinguistica, di perdere il lavoro senza una reale possibilità di riconversione professionale. A loro esprimiamo tutta la nostra solidarietà.
Federazione Esperantista Italiana
http://www.esperantoitalia.it ""

(Da: http://esperantomarche.net/ ))

Anonimo ha detto...

Da Aldo Grassini, Vicepresidente FEI e autorevole membro del GEM (Gruppo Esperantista Marchigiano) -18.01.09:

""Orban, il Commissario europeo per il multilinguismo, ha censurato la politica scolastica del Governo italiano favorevole soltanto all'insegnamento della lingua inglese e non delle altre lingue europee. L'ho sentito ieri mattina nel GR1 delle 8. Poi, naturalmente, la notizia non è stata più ripetuta: ci sono cose molto più importanti quali eventi di cronaca nera e particolari sulla vita dei vip!
Invece, il telegiornale delle 13,30 ha oggi intervistato il prof. Francesco Sabbatini, Presidente onorario dell'Accademia della Crusca. Presentando il dizionario della lingua italiana del 1612, egli ha detto che l'italiano non deve sentirsi inferiore ad altre lingue: c'è la lingua unica per l'Europa che è l'inglese; poi ci sono tutte le altre che devono considerarsi uguali! Come dire: un solo colonizzatore e uguaglianza tra tutti i colonizzati! Un solo Imperatore e pari dignità tra tutti i vassalli dell'Impero! Ma chi ha deciso chi è l'imperatore? "I fatti - potrebbe rispondere il prof. Sabbatini. Bene, ma allora, sul piano della forza dei fatti, vogliamo anche trasferire in politica lo stesso criterio e dire che il più forte ha il diritto di governare il mondo?
Mala tempora currunt! E ho usato anch'io la lingua di un impero!
Ciao
Aldo""

Su Leonard Orban e su Francesco Sabbatini avevo scritto in questo post:
http://fortikajxuloesperantablogo.blogspot.com/search?q=la+globalizzazione+delle+panzane

Anonimo ha detto...

Grazie al tuo blog sto imparando qualcosa di più su una lingua di cui avevo sempre sentito parlare in modo vago: è proprio bella l'idea di trovare un sistema di comunicazione che sia utile a tutti senza pretendere di soppiantare le altre lingue. E' veramente interessante e così...ho pensato di linkare questo tuo sito. Un caro saluto, Fabio

Anonimo ha detto...

Anche in Europa qualcosa si muove. Ecco il messaggio inviato oggi al GEM (Gruppo Esperantista Marchigiano) da Michele Menciassi esperto di informatica e di... Esperanto:

"Esperanto nell'Unione Europea:
Ci sono due possibilità, attualmente, per sostenere/difendere questa idea:

PRIMA:
http://www.consultazioni-europee-dei-cittadini.eu/proposal/2067
-- questo è un sito web ufficiale, con il sostegno della UE! (Occorre registrarsi per votare, ma ci vogliono pochi istanti per farlo).

SECONDA:
http://www.ljudmilanovak.org/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=496&mode=thread&order=0&thold=0
-- questa è una pagina internet della deputata europea (slovena) Ljudmila Novak, che ha proposto un "progetto di legge" (emendamento) a proposito di Esperanto!

Questa è la pagina diretta al sondaggio proposto da Ljudmila Novak
http://www.polldaddy.com/poll.aspx?p=1319680
(qui non viene richiesta la registrazione per il voto)

Credo che sia importante che entrambe le proposte ottengano quanti più voti possibili.

Quindi vi pregherei se non ancora fatto di Votare le 2 proposte e
diffondere tra conoscenti ed amici queste due iniziative.

Saluti, Michele"
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Forse se avrò tempo ci farò un post. Forse...
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P.S. Grazie Fabio!